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Sebbene i Kazak Karaciof vengano convenzionalmente distinti in due gruppi, quello famoso a “grande ottagono centrale” e quello a “poligoni rossi”, questo esemplare rientra nel più raro e limitato gruppo a “scudo a croce multipla”. Si tratta della tipologia di Karaciof meno conosciuta ai più, ma oggetto di collezionismo da parte dei più attenti ed appassionati amanti di tappeti caucasici antichi, come testimoniato dai risultati conseguiti alle rarissime tornate d’asta internazionali nelle quali talvolta fanno la loro apparizione.
L’esemplare qui pubblicato è uno tra i pochi conosciuti appartenenti a questa rara tipologia che, a seconda degli autori, è stata di volta in volta presentata come Karaciof, Sevan, Borchalu o Fachralo, ma che appartiene indubitabilmente al gruppo dei Karaciof, come ultimamente riconosciuto da vari studiosi.
Veramente accurato nel disegno, presenta, sul fondo rosso mattone, un lungo medaglione a “scudo a croce multipla” di un raro color verde acqua, incorniciato da una bordura con motivo policromo ad “albero della vita” su fondo blu, con “teste d’uccelli” contrapposte fortemente stilizzate e definito impropriamente “bordo a zangola”. Al suo interno, lungo l’asse centrale, vi sono sette cartigli rettangolari sovrapposti: quattro di colore bianco, contenenti stelle policrome a otto punte stilizzate – tipiche dei Karaciof – e tre, a fondo giallo oro, contenenti “recinti magici” di chiara ispirazione turcomanna. Ciascuno dei cartigli è separato da una fila di rosette a otto petali.
La bordura principale, riscontrabile nei kazak più antichi, è composta da cartigli policromi “kotchak” – motivo arcaico di derivazione turcomanna e simbolo di protezione, già in uso negli antichi tappeti anatolici Holbein – intervallati dalle stesse rosette a sei petali contenute al loro interno. Le due cornici secondarie riprendono parte dello stesso motivo – le “corna di montone” – utilizzato però in una straordinaria modalità reciproca bicolore; in particolare, quella più esterna, grazie all’uso del bianco, conferisce all’imponente tappeto una sensazione di luminosa leggerezza, quasi a far pensare che l’annodatore volesse creare l’effetto di un “merletto”, a richiamo delle cornici ad “uncino”, anch’esse di colore bianco, che bordano i motivi verticali a triangoli a fondo blu, disposti lungo i fianchi dell’imponente “scudo” centrale.
Un vero esemplare da collezione, maestoso, dalle rarissime misure – quasi tre metri per due – e con un motivo a “scudo” monumentale.
LETTERATURA:
ESEMPLARI SIMILI IN ASTA
RIPPON BOSWELL (Wiesbaden, 23 Maggio 1998) lotto 88 DM 36.000 – pubblicato in quarta di copertina del catalogo
JOHN MORAN (Pasadena, California – USA, 8 Marzo 2011) lotto 1017 US dollar 19.200