Con i loro colori accesi e le loro complesse geometrie, i Soumak sono divenuti manufatti molto ricercati dagli arredatori più famosi.
Considerati veri e propri oggetti di culto dai collezionisti di tutto il mondo, si dice che rappresentino l’università del tappeto.
I Soumak del Caucaso, non avendo vello come i Kilim, appartengono alla categoria dei tessuti piatti, ma al contrario di questi che vengono tessuti, i Soumak vengono realizzati con la tecnica dell’avvolgimento.
In sintesi, il filo di trama che forma il disegno, avvolge quattro fili di ordito per volta; appena un colore cessa di essere necessario, spesso il filo rimane pendulo sul rovescio e ciò conferisce al retro di molti Soumak un aspetto arruffato.
Tra le varie teorie che gli studiosi sostengono circa l’etimologia del termine Soumak, interessante è quella di Tanavoli, che riconduce questo nome alle piccole bacche scarlatte del sommaco. Il sommaco, infatti, viene usato come spezia fortemente aromatica, come sostanza vegetale utile nei procedimenti di tintura e come simbolo beneaugurale, portatore di prosperità, abbondanza e ricchezza in famiglia. Ed è singolare che ai grandi soumak spetti, all’interno delle tradizionali dimore caucasiche, identico ruolo.
L’importanza storica dei Soumak è notevole.
Le prime testimonianze risalgono addirittura agli Assiri che, nel 700 a.C., pretesero nel bottino di guerra anche “finissimi drappi scarlatti dell’ Ararat”. Le chiese armene ed i palazzi erano adorni di caldi tappeti, mentre le pareti erano interamente rivestite di pesanti e rossi drappi preziosi.
Intorno all’anno 1.000, storici arabi magnificano gli spettacolari tappeti armeni e, nei secoli successivi, Marco Polo, ne “Il Milione”, e gli ambasciatori europei inviati alla corte di Tabriz, forniscono numerosi dettagli sui Soumak caucasici.
Il più antico esemplare integro di Soumak oggi conosciuto, è conservato al Textile Musem di Washington, e risale al XVII sec.
Nel XIX secolo, i censimenti dell’amministrazione zarista rivelano che la tessitura dei Soumak era intensamente praticata nelle aree di Kuba e Shusha, e che questi avevano l’importante ruolo di rappresentare la ricchezza e l’agio delle più importanti famiglie caucasiche; gli esemplari più prestigiosi, infatti venivano esposti nel terian, l’ambiente più spazioso della casa dove si prendeva il tè e si ricevevano gli ospiti .
I Soumak caucasici si ornano di una così grande varietà di motivi decorativi da rendere molto difficile una loro catalogazione organica.
La decorazione dei Soumak, infatti, rispecchia fedelmente l’eterogeneità delle popolazioni caucasiche.
Confrontando i motivi del campo e le bordure è comunque possibile proporre una classificazione in cinque differenti gruppi:
- Soumak a draghi
- Soumak a grandi medaglioni
- Soumak a grandi S ripetute o Sileh
- Soumak a boteh, palmette ed uccelli o Verneh
- Soumak copia di tappeti caucasici