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formato: 185 x 145
epoca: fine XIX secolo
coloranti: naturali
nodo: ghiordes
armatura: lana
vello: lana
Raro esemplare a fondo avorio, contraddistinto da una delicata ed armonica tavolozza cromatica, nella quale spicca la calda tonalità “rosso corallo” e il raro verde smeraldo.
Il campo centrale a fondo chiaro è composto da tre croci di Sant’Andrea, tipiche di questa produzione, finemente eseguite e contornate da un insieme di fiori stilizzati disposti verticalmente a formare il motivo “Ispigyulchichi” o “fiori bianchi”.
La vera rarità di questo esemplare è l’ampia e ricca cornice.
Il campo centrale a fondo chiaro è composto da tre croci di Sant’Andrea, tipiche di questa produzione, finemente eseguite e contornate da un insieme di fiori stilizzati disposti verticalmente a formare il motivo “Ispigyulchichi” o “fiori bianchi”.
La vera rarità di questo esemplare è l’ampia e ricca cornice.
A differenza di gran parte degli Seikur, infatti, nei quali si ha solo una bordura doppia priva di bordi secondari, contraddistinta quasi sempre dal cosiddetto “bordo georgiano” bianco-blu (noto col nome di “cane che corre” o “onde accavallate”), in questo straordinario esemplare la ricca ed ampia bordura è composta da ben cinque cornici.
La principale è quella cufica di forma antica, nella quale le rosette, particolare assai raro, anziché mantenere la stessa cromia del cartiglio, si alternano in un delicato e raffinato susseguirsi di celeste e giallo tenue, conferendo così una elegante preziosità ed un effetto tridimensionale.
Un tappeto molto simile è esposto a Baku, nel Museo nazionale dei tappeti e delle arti applicate dell’Azerbajian – inventario n. 481.
Lettetatura:
KAUKASISCHE TEPPICHE – L. Kerimov e Aa. Vv.; fig. 45
TAPPETI ORIENTALI CAUCASICI-PERSIANI – D. Eder / E. Ashenbrenner; fig. 382
SOVRANI TAPPETI – Aa. Vv.; fig.83
ANTIKE ORIENTTEPPICHE – Peter Bausback, pag.281