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formato: 230 x 155
epoca: fine XIX secolo
coloranti: naturali
nodo: sennhe
armatura: seta
vello: seta
Tappeto cinese antico a draghi annodato nelle manifatture imperiali di Pechino alla fine del XIX secolo e realizzato interamente in seta a Pechino nel ‘800.
Questo tappeto potrebbe essere presentato come un manufatto destinato ad adornare una delle numerose sale imperiali della città proibita, ma l’assenza del cartiglio con l’indicazione della sala d’uso (solitamente posto nel bordo superiore) porta ad escludere questa ipotesi e a ritenerlo tappeto destinato ad uno dei dignitari membri della famiglia imperiale o anche come dono diplomatico.
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I tappeti cinesi antichi con ampi motivi grafici nei quali vi siano anche dei draghi sono abbastanza frequenti, ma c’è una sostanziale differenza con i più rari ed importanti “tappeti a draghi” come l’esemplare qui pubblicato.
I cinque “draghi imperiali” raffigurati e le relative zampe composte da altrettanti artigli, ne sono una prova: era infatti vietato da un editto imperiale, emanato durante la dinastia Ch’ing (1644 – 1911), realizzare in tutto il regno manufatti con cinque draghi a cinque artigli se non per un uso esclusivamente imperiale.
Il raro utilizzo della seta (materiale fin da allora molto costoso) e del colore giallo (colore imperiale per eccellenza), non fanno che avvalorare ulteriormente questa attribuzione.
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L’esemplare qui pubblicato, di grande raffinatezza e bei colori, colpisce immediatamente per la composizione cromatica nella quale il giallo conferisce un’evidente sensazione di preziosità.
Proprio grazie alla luminosità del campo centrale, il motivo dei draghi imperiali celesti che volteggiano nel cielo – qui di colore giallo – per contendersi la perla fiammeggiante, appare particolarmente nitido, mettendo in risalto la notevole ed insolita dovizia di dettagli con la quale sono stati rappresentati.
L’armoniosa simmetria della loro disposizione e la pressoché totale assenza di altri motivi, rendono facile comprendere la proverbiale eleganza dei tappeti cinesi antichi.
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Per quanto riguarda i colori utilizzati, va sottolineato che il giallo era appannaggio della famiglia imperiale e dei nobili ad essa legati.
All”imperatore spettava normalmente la tonalità più intensa, diversa, ad esempio, da quella riservata all’imperatrice; per ciascun nobile dell’entourage imperiale, quindi, vi era una specifica tonalità di giallo (H. A. Lorenz).
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L’allegoria simbolica identifica il drago centrale (l’unico a possedere la perla fiammeggiante, protetta tra le sue spire in posizione difensiva) come l’imperatore detentore del potere (rappresentato proprio dalla perla fiammeggiante), e i quattro draghi agli angoli, come i contendenti impegnati a lottare per impadronirsene essi stessi, con il corpo contorto e allungato verso la perla fluttuante.
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La vibrante bordura, esaltata nella sua vivace cromia dal giallo del campo centrale, è composta dal classico motivo “oceano-nuvole”.
Secondo la filosofia buddista e taoista l’oceano rappresenta augurio di buoni auspici, le nuvole, quando sono presenti nella bordura, augurio di lunga vita, mentre quando sono fluttuanti, come le due poste ai lati del drago centrale, il coronamento dei desideri, ed in questo caso, proprio tale drago (l’imperatore), è l’unico dei cinque a detenere la perla.
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Un tappeto – arazzo molto raro, di grande pregio e affascinante eleganza
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LETTERATURA
H.A. Lorenz, A view of Chinese Carpets fig. 58
L. Hongqi , Antique carpets of China fig.82
E. Gans-Reudin, Der Chinesische Teppich pag. 111
F. Bausback, Alte und Antike meisterstucke chinesischer teppichknupfunst pag.7
Dorotheum – Vienna 12 settembre 2017 lotto 43 Euro 22.000